Lo shiatsu si pratica sul “tatami”, materassino sufficientemente morbido per garantire la comodità del ricevente ma adatto a supportare l’azione pressoria (tuttavia è possibile effettuare trattamenti con ricevente in posizione seduta od allettato, è lo shiatzuka a doversi adattare alle peculiari necessità posturali del ricevente). Gli abiti non influiscono minimamente sull’efficacia del trattamento.
Dopo un breve colloquio durante il quale l’operatore raccoglierà i dati del ricevente e prendera visione del referto di eventuali esami clinici, si passe alla vera e propria anamnesi shiatsu.