L’Equilibrio corpo-mente: dalle tecniche olistiche ad una corretta filosofia di allenamento
Postato il 7 marzo 2017 da Fabio Lanzafame per ProntoPro blog
Oggi parliamo con Stefano di Studioren di come ricercare l’ equilibrio corpo-mente non solo utilizzando tecniche olistiche, come lo shiatsu, ma scegliendo un corretto metodo di allenamento.
D: Raccontaci di Studioren. Quali servizi offre?
R: Studioren nasce dalla voglia di trovare una sinergia fra discipline solo in apparenza distanti: Shiatsu (ed altre tecniche olistiche fondate sulla Medicina Tradizionale Cinese “MTC”) e Fitness. Come shiatsuka sono sempre stato attratto dai benefici che lo shiatsu può offrire agli sportivi, mi riferisco soprattutto agli agonisti, in termini di gestione di stress e fatica ma anche di un miglioramento delle funzionalità organiche: un esempio, che molti ricorderanno, sono i “marchi” sfoggiati da Phelps durante le Olimpiadi, dovuti alla “coppettazione”, tecnica complementare alla moxibustione ed all’agopuntura. Tuttavia, anche una corretta pratica sportiva ed un regime alimentare adeguato sono indispensabili alla nostra salute fisica e psicologica. Studioren è proprio questo: il kanji “ren” (persona) all’interno di un cerchio vuole rappresentare soprattutto la nostra attenzione alla persona ed alle sue necessità.
Che un cliente si presenti per un trattamento shiatsu o per una seduta di allenamento, il nostro obbiettivo è comunque il suo benessere.
D: Negli ultimi anni l’attenzione all’equilibrio tra corpo e mente è aumentata. Quando e perché è cambiata la mentalità?
R: Senza dubbio non stiamo parlando di una tardiva “rivoluzione New age”. La realtà, della quale siamo diventati consapevoli nell’ultimo decennio, è che viviamo in maniera sempre più frenetica ma con aspettative di vita più lunghe. Questo che porta a riconsiderare il modo nel quale usiamo il nostro corpo e la nostra mente; tralasciando qui il discorso sullo shiatsu perché troppo ovvio (infatti, volendo semplificare i fondamenti della MTC, possiamo dire che i nostri malesseri derivano da una mancanza di equilibrio in quello che viene definito corpo-mente-spirito). Oggi, una persona di 60 anni non è vecchia e la soluzione non è la ricerca di un perpetuo stato di giovinezza bensì del mantenimento dell’efficienza fisica, intellettuale e psicologica. Più ci sentiamo in forma ed allenati, maggiore sarà il riguardo verso il nostro corpo e la nostra disposizione ad accettarne i cambiamenti: vivere questi cambiamenti per quello che realmente sono: un’altra stagione della nostra vita. Inoltre non può esistere una sana e corretta attività fisica che non inizi con una programmazione, anche inconscia, degli obiettivi e comprensione dei propri limiti e reali desideri. Da qui la voglia di scegliere attività fisiche che, per la difficoltà e varietà degli esercizi proposti, sia impegnativa anche per la nostra mente, nell’apprendimento di nuovi schemi motori e nella necessità di concentrazione.
Le persone che si rivolgono a noi lo fanno perché sono stanche di fare i “criceti sulla ruota” avendone compresa l’inutilità.
D: Quali sono i percorsi che offrite e che benefici si ottengono? Possono essere personalizzabili?
R: Per quanto riguarda le discipline olistiche proponiamo: Shiatsu, Moxibustione, Coppettazione e Do-in.
L’impiego di una o più di queste arti dipende dalle problematiche portate dal cliente e non ha senso parlare di “possibilità di personalizzazione”: ogni ciclo di trattamenti è preceduto da un’accurata anamnesi secondo le quattro tecniche previste dalla MTC, possiamo dire che anche ogni singolo trattamento sulla stessa persona diviene “unico” nel rispetto della situazione momentanea del cliente. Rilassamento, diminuzione delle algie, miglioramento delle funzioni organiche, della mobilità articolare, riduzione di stress ed ansia e miglioramento della qualità del sonno sono solo alcuni dei benefici portati dallo shiatsu.
Come personal trainer mi baso soprattutto su tecniche di allenamento funzionale, ovvero propongo esercizi che rispettino almeno tre di questi punti cardine:
- catene cinetiche (non lavoro mai “isolando” il singolo muscolo)
- controllo motorio
- attivazione del “Core” (ovvero di quell’insieme di muscoli che lavorano alla nostra stabilità posturale ed alla trasmissione del movimento agli arti)
- multiplanare (almeno due dei tre piani spaziali)
- similitudine con il movimento naturale.
Per effettuare questo tipo di esercizi, utilizzi molto il “carico naturale” oppure attrezzi quali kettlebell, trx, sandbag spesso impiegati insieme a bosu ed altre pedane destabilizzanti.
L’apprendimento della corretta esecuzione di questi esercizi non è mai banale e la proposta di una sequenza in circuito di questi esercizi diventa un’ulteriore sfida. Il risultato di questo tipo di allenamento è una maggiore tonicità, un accrescimento degli schemi motori e delle capacità propriocettive, miglioramento della postura, aumento di forza e resistenza: tutto ottenuto con sedute di allenamento sempre stimolanti e mai noiose.
D: Il personal trainer come si deve relazionare con il cliente?
R: Qui posso dirti come io mi relaziono con il cliente, non so se valga per tutta la “categoria”. Tieni presente che io sono sia uno shiatsuka che un personal trainer, sarà per questo che mi risulta non appropriato utilizzare il termine “Cliente”. Sempre rimanendo nei limiti della correttezza e serietà professionale, il mio compito è di porre le basi di un dialogo (non solo verbale) che porti me e la persona che si rivolge al nostro studio alla comprensione dei suoi reali obiettivi e bisogni ed a trovare la strada, a lui più adatta, per raggiungerli.
Capisci che l’empatia derivante da una relazione così strutturata non permette di vedere una persona come un semplice cliente e questo, io ritengo, crea all’interno dello studio un ambiente veramente positivo e stimolante.